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Profilo:
Lo scopo della Biofertilità è la piena espressione della fertilità della coppia uomo-donna come risultato della propria vitalità e perciò non si limita a insegnare una mera tecnica ma pone le basi dell’azione nella promozione dell’Autocoscienza, della Conoscenza, della Fruizione, della Visione armonica di sé come parti essenziali della Disciplina.
L’approccio alla fertilità ha infatti come premessa l‘apertura alla vita con l’assunzione di responsabilità che ne consegue. Solo in base a questa premessa l’autocoscienza della coppia potrà pienamente e coscientemente utilizzare le conoscenze e le osservazioni per orientare il comportamento sessuale perché i rapporti sessuali, espressione dell’unità della coppia, abbiano l’esito voluto, cioè – nell’immediato – quello di ricercare anziché evitare una gravidanza.
La Biofertilità considera una Visione unitaria della persona nelle sue componenti di corpo, psiche, ragione, religiosità (o, in altri termini, rapporto con l’Oltre), secondo un approccio olistico. Considera la Vitalità come armonia possibile, attraverso l’Autocoscienza e la padronanza di sé.
Considera un valore imprescindibile la Naturalità, evitando quindi di interferire con l’andamento naturale della vita (nessuna medicina, nessuna sostanza, nessuna azione che interferisca, salvo indirizzare alla cura in caso di evidente necessità), approfondendo l’Autoosservazione e la correlazione degli eventi psicologici e fisiologici e proponendo uno Stile di vita sia del marito sia della moglie che ottimizzi il benessere profondo e costante (quindi non emozionale o momentaneo).
La proposta della Biofertilità si appoggia quindi sulle basi dell’Antropologia umana personalistica (l’origine della persona, la dipendenza, la libertà, la responsabilità), l’osservazione della propria sessualità e della fertilità di coppia; l’interdipendenza della fertilità e della vitalità (la fertilità come risultato e indicatore dell’equilibrio delle funzionalità biologiche, psichiche, razionali, relazionali, spirituali) e la generatività come aspetto della vitalità, nell’armonia della vita personale, di coppia e famigliare.
La Biofertilità utilizza solo metodologie naturali, sostanzialmente solo l’auto-osservazione dei segni e dei sintomi del ciclo mestruale femminile (e – nella loro semplicità – i segni della fertilità maschile), nonché tutti quei segni di tipo psicologico e relazionale che possono influenzare la fertilità.
Per fare ciò non vengono usate attrezzature di alcun genere se non – a volte – un normale termometro per misurare la temperatura corporea e strumenti per annotare le osservazioni, per non dimenticarle o – peggio – ricordare in modo errato gli eventi appena trascorsi. È ovviamente aperta all’ammodernamento di tale strumentazione, secodo quanto reso via via disponibile dalle moderne tecnologie.
La biofertilità non si focalizza quindi su specifiche metodologie o pratiche né esclude visioni antropologiche o religiose purché esse siano iscritte nella visione qui esposta.
In tale senso anche la formazione degli Operatori rispecchierà questa visione, affrontando adeguatamente tutti gli aspetti elencati nonché le specifiche metodologie, inscritte nell’ampio quadro della Biofertilità.
Piano formativo della disciplina
- Area culturale: Monte ore minimo 7
- Area personale: Monte ore minimo 6
- Area normativa: Monte ore minimo 6
- Area relazionale: Monte ore minimo 9
- Area tecnica: Monte ore minimo 30
- Altre aree: Monte ore minimo 2
Monte ore frontali* totale (di 60 minuti) minimo strutturato in modo vincolante: 60
Monte ore discrezionali: 10
Per un totale ore frontali: 70 - Tirocinio/stage: 100
Monte ore totale omnicomprensivo: 170 - Altre aree: 30
Monte ore totale omnicomprensivo: 200
Di cui massimo il 20% di formazione a distanza, ad esclusione dell’area tecnica.
*N.B. ore frontali sono le ore svolte con la conduzione diretta e/o comunque la supervisione diretta all’attività da parte del docente.